Esatto

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Ignorare la realtà non la farà sparire. Se l’Ucraina cade, la minaccia per la democrazia europea non si dissolverà nel nulla: al contrario, crescerà esponenzialmente.

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Se si afferma il principio che la responsabilità dell’aggressione è dell’aggredito, mentre l’invasore può annettersi con la forza tutti i territori che conquista, le conseguenze saranno devastanti per i paesi privi di una capacità di deterrenza sufficiente a scoraggiare nuove aggressioni.

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Senza una difesa adeguata, la frontiera è destinata ad arretrare, avvicinandosi al cuore dell’Europa occidentale.

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Significa che la guerra dell’informazione e le interferenze nel funzionamento delle democrazie europee saranno sempre più pervasive, mentre gli attacchi, anche militari, alle frontiere dell’Unione diverranno un’opzione sempre più concreta.

18/

Una Russia rafforzata dal saccheggio dell’Ucraina e dalla nuova collaborazione con gli Stati Uniti sarà ancora più minacciosa. Non vuol dire che gli sgangherati carri armati russi si presenteranno domani alle porte di Roma e Parigi.

17/

L’Ucraina è la prima linea di difesa della democrazia europea. Se Kiev cade, i prossimi obiettivi degli unici veri guerrafondai – gli autocrati – saranno ancora più vicini a noi: la Moldavia, i Paesi Baltici, la Polonia.

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Ma sostenere l’Ucraina non è solo un atto di solidarietà verso un popolo oppresso. È una questione di sicurezza collettiva.

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Aiutare l’Ucraina a difendersi non ha lo scopo di prolungare una guerra fine a se stessa.
C’è una differenza enorme tra vivere in una democrazia sovrana e subire l’occupazione di un esercito straniero che ogni giorno dà segno di voler sterminare, stuprare e opprimere la popolazione civile.

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