Ieri, passando in libreria, ho visto con piacere che è in corso di ripubblicazione questo capolavoro di Naghib Mahfuz, nella stessa traduzione dell’edizione di Tullio Pironti pubblicata fra il 1989 e il 1992. Non lasciatevi ingannare dal Nobel: è un vero capolavoro (specie il primo volume).

Segnalo ai lettori elettronici di questa camera anecoica due libri molto belli in offerta lampo: il primo racconta la tragica e incredibile storia (vera) di una famiglia devastata dalla schizofrenia; il secondo è del mio amato Colin Dexter.
Non conoscete Colin Dexter?
Siete delle brutte persone :)

L’anno di letture inizia benissimo con questo libro tanto bello quanto inquietante.

“…l’invenzione dei nuovi ordigni, specie quelli termonucleari, ha modificato […] la struttura del mondo. Non solo ha trasformato del tutto il concetto di stato indipendente […], ma ha anche reso il tentativo di guerra su larga scala per mezzo di tali ordigni praticamente un assurdo tipo di suicidio”

Un libro meraviglioso. Dionigi accompagna il lettore, anche quando è armato soltanto dell’entusiasmo del dilettante (come nel mio caso), alla scoperta del pensiero wittgensteiniano. Se non fossi consapevole dei miei limiti, mi verrebbe da dire che l’ho quasi capito tutto :) #wittgenstein #quodlibet

“Alla formazione di uno scrittore non c’è fine, almeno finché la Fine non lo priva di ogni forma.”
Si inizia alla grande, mister Barth!