E sì, è un termine "ricercato" (non so se desueto, di sicuro non comune) per "cannella": derivato dal nome latino della pianta.
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Confermo: usa cinnamomo. L'ho dato per scontato in fase di scrittura perché, beh, ho riletto l'intera saga più volte e la so abbastanza "a memoria", ma un controllino fa sempre bene.

Pa: cinnamomo è usato nella traduzione ufficiale di Dune, se non erro. Controllerò.

Grazie imme, correggo e rimpiazzo il file! Felicissimo che ti abbia strappato una risata e scusa il ritardo nella risposta.

La giornata era calda e fuori dall’edificio alcuni inservienti manovravano carriole facendo la spola tra l’interno del canile e il piano di carico di un trasporto pesante, il quale conteneva un cumulo color terriccio che, sentì con assoluta certezza, non era terriccio.

Un chilometro prima il tanfo si schiantò su di lui come un muro di mattoni. Non l’odore schiacciante che gli aveva tormentato il sonno la notte prima e lo aveva accompagnato per tutto il giro, ma una morbida barriera di orrore. Sentì gli occhi inumidirsi e la pelle soffriggere leggermente.

Non molto, quando si ha a che fare con mille carlini da guerra! Romanzo completo disponibile GRATIS in ePub su warpugsofdune.wordpress.com
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Arrivarono finalmente al canile principale (...).

Erano centinaia, forse migliaia, in un ordine indecifrabile che non era alfabetico né cronologico. Vicino al soffitto fluttuava una fila di lumiglobi immobili, spenti di giorno, sistemati a intervalli regolari.

nelle casse di Leto.
(...)
Alle pareti, tutte le pareti, c’erano mediocri ritratti che le targhette dicevano rappresentare precedenti Primi Addestratori, insieme al loro periodo di servizio.

che aveva visto dalle finestre il giorno prima. Su un altro pianeta avrebbe potuto fungere da sede dell’amministrazione centrale, ma su Caladan era il canile. A parte ani… anzi, anche meglio, con tutti quei soldi. Il monopolio della spezia rendeva. E presto quelle somme sarebbero entrate

Sappiamo che hanno i soldi, ma che ci fanno?
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Barney apprese che il palazzo del canile aveva due ali grandi quanto la facciata e lui si trovava proprio nel cortile in mezzo. L’edificio sembrava un’enorme parentesi quadra. Il lato aperto dava sul lunghissimo prato erboso costellato dagli edifici

Flora, praticamente niente. Fauna… il deserto pullulava di vermi lunghi centinaia di metri in grado di ingoiare un plotone intero.
Cos’altro, fuoco dal cielo ogni giovedì?

Da come fronteggiavano gli Harkonnen, presto avrebbero aggiunto un sacco di teste atreidi alla loro collezione. Niente acqua all’aperto sul pianeta, che era in buona parte inabitabile. Meraviglioso.

Nel dispaccio c’era anche una breve scheda del pianeta della spezia, il terzo di Canopo, soprannominato Dune perché, beh, era interamente desertico… ma non disabitato. Chi erano questi Fremen? Lesse ancora un po’. Un branco di selvaggi ferocissimi. Ottimo. Si toccò preoccupato la gola.