La cosa più buffa (e da social, lo ammetto) in cui sono incappato in settimana è questa. Tipo che mi fa venire voglia di prendere un gatto e chiamarlo Giorgio. Anzi, Giovanni Giorgio.

Simboli di un (dolce) capitalismo americano: La Zam Zam iraniana e la Cola irakena.
Non tanto la bevanda, ormai un gusto apprezzato in tutto il globo, quanto l’estetica - ovunque ispirata a quella dell’azienda di Atlanta. Uno dei più grandi successi di softpower Usa.

Il cinema Al-Zawra'a Baghdad è il più antico edificio cinematografico (chiuso da più di vent’anni) rimasto nella capitale irachena. Costruito nel 1937 mantiene, con il suo ingresso decorato, il mistero di tutto quello che è successo dietro quel portone e di cosa è rimasto al suo interno…

L’osservatorio Ximeniano di Firenze è uno scrigno pieno di tesori scientifici (topografici, astronomici, cartografici, sismologi) e …di una scala chiocciola che porta al telescopio storico in pieno centro città.

Cinema Ala-Too (ex Avantgarde) @ Bishkek.
Costruito nel 1938, trasformato nella struttura attuale nel 1976. Con i mosaici in ceramica (1963) a festeggiare i 100 anni dell’amicizia russo-khirghiza. Tuttora operante.

In Kazakistan trovi il cinema italiano anche al supermercato. Sotto forma di ottimo tè.
(Perdonami Fellini, se ho peccato di assonanza)

A Vilnius vecchi improbabilissimi cinema finto neoclassici diventano club+ostelli o casinó. Talvolta hanno un gancio con il visitatore occasionale.

In Lituania avevano le cassette delle lettere per strada. Come degli uccellacci spiritati un po’ punk.