Nei loro progetti di rafforzamento della #Difesa, particolare attenzione va all’Artico. Con progetti di partnership bilaterali sulla sicurezza e sulle infrastrutture critiche. Tutto, o quasi, per prevenire la vicina minaccia russa.

E poi c’è lo spettro ucraino. Spera che le trattative Usa-Russia si allarghino: “Penso che qualsiasi trattativa seria dovrebbe coinvolgere tutti i territori occupati della #Russia. Non puoi lasciare che #Mosca continui a occupare territori in Georgia se vuoi una pace duratura”.

Durante la chiacchierata, non risparmia alcune stoccate all’#Europa: “Dovrebbe essere in grado politicamente di portare la #Georgia almeno al tavolo per discutere di nuove elezioni. Se non può ottenere ciò, è molto difficile parlare di una potente politica estera dell’Ue”.

Il suo obiettivo è tornare a nuove elezioni. Quelle di ottobre non le considera valide: un’operazione di guerra ibrida russa. Vuole sfruttare il fattore tempo: “Il governo non sta governando. Sta solo reprimendo. Più aspettiamo, più avanza la crisi economica”.

Il governo di Sogno georgiano ha usato il pugno duro. “Ma le proteste non sono organizzate da me, né da partiti politici. Sono spontanee, riflettono la società. E non c’è un unico leader, il che le rende molto più resistenti alle repressioni”, ci spiega ancora #Zourabichvili.

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I casi irrisolti cominciano ad accumularsi. Come quello del cooperante #Trentini, detenuto in Venezuela da più di 100 giorni. E poi Tajani si deve barcamenare anche sulla postura dell'Italia su Ucraina, Ue e #Trump, stretto tra il silenzio di Meloni e le offensive di Salvini.