Carlo Stagnaro ha pubblicato questo twit (e c’e’ da ritenere che arriverà un articolo su Il Foglio) No Carlo, non è per il DMA e per il DSA che non ci sono “campioni digitali” europei. Da Venture Capitalist quale sono oggi, so bene che la ragione è la finanza Il mio lavoro adesso, in estrema sintesi, fare l’interesse dei miei sottoscrittori e pertanto investo su talenti e idee imprenditoriali ad alta crescita fatte da europei per venderle a investitori americani. Quando una azienda europea cresce bene, arriva il momento in cui per finanziare la crescita si deve rivolgere agli americani e traslocare in USA. (si, certo, esistono una manciata di eccezioni che confermano la regola) Non sto a tediare sui numeri, ma se si guardano i dati si vede che gli europei arrivano bene fino ad investimenti “Series A” (dopo angel preseed, seed..); dal Series B in poi entrano in campo gli americani con valutazioni che per i fondi Europei sono assolutamente inarrivabili. Anche 5 o 10 volte quello che fondi e aziende europee sono in grado di pagare. In cima alla catena alimentare ci sono gli operatori dominanti che, grazie all’assenza di misure procompetitive, estraggono rendite monopolistiche e spingono in alto le quotazioni (oltre a chiudere ambiti di mercato ai nuovi entranti). P.S. con il fondo Rialto abbiamo investito in 9 aziende fatta da imprenditori italiani e adesso stiamo iniziando le negoziazioni per 2 exit. Chi sta facendo le offerte maggiori ? Aziende e operatori USA finanziati da quelle stesse grandissime aziende… Se ci sono delle regole da rivedere non sono DMA e DSA che aiutano ad aprire mercati ma quelle sulla finanza che limitano la liquidità a sostegno dell’innovazione europea. PP.SS. per inciso, AI Act, DMA e DSA sono entrate in vigore da poco, e non possono proprio per questioni temporali essere le responsabili della mancanza di “campioni digitali” già prima che tali norme esistessero… If you like this post, please consider sharing it.