Come tutti quelli che seguono il Patreon del Sodalizio Wordsmith sanno, scrivo da sempre ma mi sono affacciato alla pubblicazione indipendente solo da pochi anni. Colpa di Lorenzo Leoni, che mi ha messo in mano uno dei suoi romanzi e mi ha detto “trova gli errori”. Non ne ho trovati poi tanti, anche perché era stato passato un buon correttore ortografico, ed erano rimaste solo le “parole giuste nel posto sbagliato”, come diceva De Crescenzo: “’casa’ è scritto giusto, ‘cassa’ pure, ma ‘vado a cassa mia’ è sbagliato e magari un computer non se ne accorge”.

Non segno sul mio Goodreads i libri degli italiani, soprattutto emergenti, finché non li ho finiti e non ne posso dire bene. Lo so, non mi si fila nessuno, a nessuno importa cosa io legga e cosa non legga, ma temo sempre che arrivi un Baricco a caso e mi chieda “come mai hai spostato il mio capolavoro nello scaffale ‘abbandonati’? Non t’è piaciuto?” Continue reading Solletico

Sono in finale! Spero che quando questo post diventerà visibile sarà terminata, e da un pezzo, la questione scuola di scrittura famosa a cui non farò pubblicità. Continue reading Scuole e corsi

Vorrei precisare una cosa, che magari non s'è capita dal tono con cui ho scritto i pezzi precedenti: io non pretendo e non vorrei MAI insegnare agli altri come scrivere o COSA scrivere, anzi. Se lo facessi, sarei Baricco, avrei una mia scuola di scrittura giustificata dal mio successo. E invece...

SECONDO ME1. Chi è che non fa questo errore? L'hanno infilato nelle loro opere praticamente tutti gli autori, classici e meno classici, scrittori e traduttori. Leggendo ci inciampiamo di continuo anche se qualche volte non ce ne accorgiamo se non per un vago senso di straniamento. Di sicuro io stesso lo faccio, l'ho fatto e lo farò ancora, anche se è uno di quegli errori (chiamiamolo "sporcatura", via, perché a volte è fatto coscientemente e funzionale al ritmo della narrazione.

Poi basta, davvero: a mezzanotte diventano disponibili sia il cartaceo che l'ebook su Amazon, e smetto di fare hype, cosa per la quale, diciamolo, non sono assolutamente portato. L'idea della "bibliografia essenziale" porta con sé quella... «...Della filmografia!» diranno subito i miei piccoli lettori. «No, ragazzi, avete sbagliato», dico io. La filmografia sarebbe sterminata, perché la mia scrittura è stata contaminata da più di diciottomila ore spese su quasi cinquecento serie TV (fonte: Episodium) senza contare i rewatch e quelle che non sono riuscito a rintracciare.

Visto che mancano due giorni al rilascio di "4 di 3" su Amazon - ma su Ko-fi e in ebook è già disponibile -, ne approfitto per parlarvi un po' delle letture che hanno ispirato più direttamente i racconti della raccolta. Tranquilli, niente spoiler. - "La casa nuova", un racconto di Heinlein su una casa a forma di tesseract. - "Atlante del Mistero" e "Cronache dell'inspiegabile" di Selezione dal Reader's Digest.

Sì, insomma, se non avete avuto voglia di andare su Amazon o su Ko-fi, questa è per voi una novità. In copertina a 4 di 3 c'è la rappresentazione bidimensionale della sezione tridimensionale di un oggetto quadrimensionale. Insomma, un altro passaggio e vi tocca immaginarlo, il triplice Penrose. Già che ci sono, ne approfitto per spiegare la scelta del titolo e della veste grafica.

Da come ne parlo può sembrare, forse, che nel mio "4 di 3" ci siano SOLO racconti di hard sci-fi, di quelli che si basano sulla speculazione scientifica, con fondamenta rigidissime nella scienza e nelle teorie più accreditate. Uhm, no. Anche se la "fantascienza rigorosa" è il genere che più mi piace (voglio dire, Chiang!), non credo di aver mai fatto del rigore scientifico una mia bandiera.

Qualche secolo fa, o almeno così mi sembra, ho scritto una cosa tipo "qui finisce il mio progetto di tre raccolte di racconti". Ci credevo. Pensavo che prima di avere modo e bisogno (tutto mentale, per fortuna) di far uscire un'altra raccolta sarebbe passato diverso tempo. Davvero, ne ero convinto. Avevo un po' di racconti che erano degni di essere letti, da parte, ma potevano aspettare.

Un eremita che lotta contro le voci nel vento. Un dirigente che si moltiplica. Un bambino che non piange mai. Un origami con più piegature del previsto. Un’ombra che si riflette solo quando nessuno guarda. Un ricordo imperfetto dell'ultimo momento sereno. Un SMS mandato troppo tardi e al momento giusto. Tutte le storie dell'universo. Tra qualche giorno.

In breve: Alhambra o brutalismo? Sto leggendo in questi giorni ("ho letto qualche giorno fa", per voi che mi leggete sul blog, in ritardo di un paio di settimane rispetto a Patreon e Ko-fi) un'antologia che avevo sul comodino da troppo, troppo tempo.

Ecco. Questo è quello che un autore vorrebbe vedere, di continuo, tutti i giorni, su Goodreads e su Amazon, per diversi motivi. A parte il mero materialismo, che affronterò per primo, una recensione SERVE all'autore in diversi modi, anche se meno tangibili. Materialismo, sì: una recensione su Amazon dona visibilità. Tiene il libro alto in classifica, secondo i voleri della divinità oscura Ahl' Ghor Hitmo, se si arriva a determinate soglie ci sono "premi di visibilità", eccetera.

Marginalia è finito domenica sera. Non dovrei dire altro, perchè se non ci siete stati non potete capire davvero quello che si respira, ma che mia moglie ha espresse al ritorno, in auto, dopo due giorni di stanchezza e soddisfazione: «Non sembra possibile, ma sono tutte persone deliziose e interessanti. È una cosa che altrove non esiste.» Infatti, io a Marginalia vado per stancarmi fisicamente e rinfrancarmi nell'animo.

Per la serie delle ospitate, stavolta il vostro Simone è stato ospite di @Scandalwonder. Seguite il suo canale e pure quello de L'Osteria del Fantastico!

Sabato prossimo venturo arriverò in quel di Milano per i main event del fantastico italiano: Marginalia. Su Instagram la trovate come @Marginalia_fiera. Se questo non è il primo mio post che leggete, sapete cosa è Marginalia, ma è comunque bene ribadirlo con le parole di Agenzia Alcatraz: "MARGINALIA è una rassegna dedicata alla letteratura weird, horror…

Una cosa che mi rende impossibile godermi un racconto o un romanzo, oltre all'implausibilità della trama ("Mi ha ucciso padre e madre, ucciderà mio figlio se lo lascio andare, ma io non posso ferirlo, perchè sono migliore di lui") è quando si perde il senso del parlare quotidiano.

Nel caso vi foste persa la live, riporto sul canale del Sodalizio Wordsmith un'altra ospitata, stavolta quella del 29 gennaio 2025 dal dinamico duo di Non Solo Spaghetti Weird. Ridendo tanto, si parla di Scritto Nel Sangue. Li trovate anche su Youtube e su Spotify. (Seguiteli!)

È arrivato anche il cartaceo. Su Amazon  e sul mio Ko-fi (con dedica personalizzata).

Il restyling/cambio di destinazione d'uso del blog mi obbliga a fare una cosa che ho rimandato da troppo tempo, per paura di essere molesto e/o noioso. Però adesso mi e vi tocca. Risponderò alla domanda "Cosa ha scritto il Cicali?" nel modo più completo possibile e in ordine cronologico.

La Macchina Segreta di Leonardo, su Amazon e sul mio Ko-fi. Il mio ultimo parto è partito benino. Adesso spetta ai miei lettori mandarlo nella direzione giusta, con le recensioni e le condivisioni. Intanto grazie a tutti!