Giordano Masini
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Giordano Masini
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Politica, economia, diritto, scienza, agricoltura.

Proceno, Roma, Europa
La sanità attendere, se si tratta di ripavimentare Piazza Risorgimento o di ristrutturare la seconda casa, ma diventa imprescindibile se si parla di rendere l’Europa e gli Stati europei capaci di difendersi e di difendere la pur perfettibile prosperità di cui godiamo.
March 24, 2025 at 7:17 AM
E nemmeno quando abbiamo speso (buttato dalla finestra) 170 miliardi di euro presi in prestito ai nostri figli per rifare le facciate dei villini.
March 24, 2025 at 7:17 AM
Quello del manuale era Rosario Villari, il fratello
March 17, 2025 at 12:52 PM
Peraltro, prima prendiamo le misure, anche linguistiche e concettuali, con i tempi nuovi che stiamo attraversando, meglio è. Piuttosto che lamentarsi del fatto che ha un nome sbagliato, sarebbe utile spiegare le ragioni per cui invece è una cosa giusta e necessaria. 16/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
4. “Però RearmEu è un nome sbagliato, evoca il riarmo, sarebbe stato meglio chiamarlo in un modo diverso”.

È vero. Non è un nome lungimirante. Ma a questo punto, chissenefrega: opporsi a una cosa giusta perché ha un nome che non piace è meschino. 15/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
Quindi dobbiamo pensarci da soli, e alla svelta, poiché è proprio nel tempo che intercorre tra il passo indietro degli USA e una rinnovata capacità di difesa e di deterrenza europea che può, letteralmente, succedere di tutto. 14/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
Trump oggi è andato spaventosamente oltre, ha unilateralmente abbandonato l’impegno di difesa e deterrenza che gli Stati Uniti avevano assunto con i paesi europei, e si è strategicamente allineato al principale nemico dell’Europa, ovvero Putin. 13/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
Un patto che è andato avanti per molto tempo a beneficio di entrambi i contraenti, ma il primo a dire che gli europei dovevano spendere di più nella difesa fu Obama, che chiamava free riders (scrocconi) i paesi NATO che non spendevano in difesa una percentuale di PIL adeguata. 12/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
Questo è pensiero magico. Gli Stati europei hanno potuto investire in welfare per decenni (non tutti lo hanno fatto benissimo, diciamo) proprio perché avevano appaltato la sicurezza e la difesa agli Stati Uniti. 11/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
3. “Il riarmo degli Stati tradisce lo spirito dell’Europa, che ha ripudiato la guerra e che deve investire in welfare, cultura, [aggiungere qualsiasi voce di spesa preferibile alle armi]”. 10/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
Ma anche nel caso del NextGenEu erano i singoli Stati a beneficiare delle risorse e a spenderle per loro stessi, e non c’è stata alcuna cessione di sovranità verso l’Unione per gli ambiti sui quali il PNRR è andato a incidere. 9/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
In quel caso era maggiore il ricorso a debito comune, mentre in questo caso c’è un mix di misure - debito comune, allentamento del patto di stabilità e uso di risorse inutilizzate del PNRR e dei fondi di coesione - tra cui gli Stati potranno scegliere in base alla loro convenienza. 8/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
2. “Perché invece di un piano per riarmare gli Stati non si fa qualcosa di simile al Next Generation Eu”?

Il piano di Von der Leyen è proprio qualcosa di simile al Next Generation Eu, risorse comuni per gli Stati che hanno deciso in libertà come spenderli nei limiti degli obiettivi del piano. 7/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
Questo esclude che nel frattempo si possa andare nella direzione di una difesa comune? Naturalmente no, e anzi sarebbe proprio necessario che gli Stati dell’Ue o almeno una parte di loro si muovano rapidamente in questa direzione. 6/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
Proprio per questo ha fatto bene Von der Leyen, come Presidente della Commissione europea e coerentemente con i limiti del suo ruolo, a proporre nel frattempo un piano che liberi in tempi rapidi per gli Stati membri risorse per migliorare le proprie capacità di difesa. 5/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
È difficile? Ci vuole tempo? Dipende dalla volontà, dal consenso tra gli Stati, da tante cose, ma pensiamo alla moneta comune e diamoci una risposta. 4/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
Può accadere in seno al Consiglio europeo di cui fanno parte tutti i 27 Stati dell’Unione, e in cui si decide all’unanimità, oppure immaginando cooperazioni rafforzate o altre forme di “Europa a due velocità” in cui una parte degli Stati si fa carico di procedere nella direzione auspicata. 3/16
March 8, 2025 at 5:58 PM
No: la difesa comune o qualunque cosa di “comune” che potrebbe esserci a livello europeo e ancora non c’è, non viene dalla Commissione, ma dagli Stati membri, che devono trovare la volontà politica e l’architettura istituzionale per cedere un pezzo di sovranità a un organismo sovranazionale. 2/16
March 8, 2025 at 5:58 PM