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Eppure questo è un concetto molto difficile da far capire alla gente comune, là fuori molti pensano che si diventi infermieri solo per ripiego dopo aver provato altre strade, e non per scelta diretta e consapevole.
C'è ancora tanto, tanto lavoro da fare in questo senso...
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Per questi motivi non ha senso metterli a confronto o considerare l'infermieristica come il "contentino", la seconda scelta di chi non è entrato a medicina. Anzi, molti infermieri non hanno mai tentato il test di medicina perché erano interessati solo a infermieristica.
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Il lavoro degli infermieri è importante esattamente come quello dei medici per l'ottenimento dei risultati desiderati per quanto riguarda i pazienti e la loro salute, ma si tratta di due lavori diversi, intrecciati e interdipendenti ma profondamente diversi.
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Infermieristica non è una "medicina in forma ridotta", è proprio un percorso diverso e separato. Vero, gli infermieri non possono fare il loro lavoro senza medici, ma è altrettanto vero che i medici non possono fare il loro lavoro senza infermieri.
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Medico e infermiere collaborano, lavorano fianco a fianco, la visione del medico "capo" che ordina e dell'infermiere "subordinato" che esegue acriticamente come un burattino senza cervello è arcaica e superata da decenni, eppure in tanti ci e si vedono ancora così.
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L'infermiere non è un mancato medico, non è un aspirante medico che non ce l'ha fatta, non è il segretario del medico, il suo aiutante, il suo tuttofare. Si tratta di professioni diverse, con percorsi di studi diversi, competenze diverse, ambiti di intervento diversi.
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Queste considerazioni sono abbastanza tristi, denotano una profonda ignoranza su chi è e cosa fa l'infermiere, e fanno male se sono dette da colleghi che forse si ritengono dei semplici elementi di arredo nei reparti e non dei professionisti indispensabili e autonomi.
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Di fronte a infermieri che studiano per diversi anni tra laurea triennale, magistrale, master, corsi vari - ora ci sono anche le lauree magistrali specialistiche - non è raro sentir dire "a cosa serve a un infermiere studiare così tanto? Tanto valeva fare medicina".
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Una larga parte di popolazione e anche una certa quota di infermieri stessi la ritengono una professione secondaria, di contorno, marginale, subordinata, non una professione a sé stante e degna di considerazione e rispetto in sé e per sé.
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Dev'essere proprio bello venire a sapere di avere un tumore maligno leggendo una mail. Come se si trattasse di comunicare il premio vinto in una lotteria, una cosa dall'importanza e dall'impatto marginali nella vita di una persona...
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Cosa ti diverte così tanto?

No. E fa comodo pensare che facciamo la bella vota, così possono ignorare le nostre rivendicazioni/proteste.