Giornalista di giudiziaria del Foglio e studioso di magistratura. Ho scritto "I dannati della gogna" (Liberilibri) e "La repubblica giudiziaria" (Marsilio). antonucci@ilfoglio.it
Su questo, hanno stabilito i giudici, la responsabilità penale di Davigo è irrevocabile: i verbali erano segreti e fu un reato farseli consegnare. La Cassazione ha invece annullato con rinvio la parte della sentenza d’appello che riguarda la rivelazione a terzi dei verbali.
December 5, 2024 at 4:30 PM
Su questo, hanno stabilito i giudici, la responsabilità penale di Davigo è irrevocabile: i verbali erano segreti e fu un reato farseli consegnare. La Cassazione ha invece annullato con rinvio la parte della sentenza d’appello che riguarda la rivelazione a terzi dei verbali.
La condanna definitiva riguarda il reato di violazione di segreto commesso in concorso con il pm milanese Storari, che nel marzo 2020 fu convinto proprio da Davigo a consegnare a quest’ultimo i verbali secretati degli interrogatori resi da Amara.
December 5, 2024 at 4:30 PM
La condanna definitiva riguarda il reato di violazione di segreto commesso in concorso con il pm milanese Storari, che nel marzo 2020 fu convinto proprio da Davigo a consegnare a quest’ultimo i verbali secretati degli interrogatori resi da Amara.
La Cassazione ha infatti confermato una parte della condanna emessa nei confronti di Davigo in primo grado e in appello per rivelazione di segreto nella vicenda dei verbali di Piero Amara sulla presunta loggia Ungheria.
December 5, 2024 at 4:30 PM
La Cassazione ha infatti confermato una parte della condanna emessa nei confronti di Davigo in primo grado e in appello per rivelazione di segreto nella vicenda dei verbali di Piero Amara sulla presunta loggia Ungheria.
Nel 1997 Casto, all’epoca pm a Sala Consilina, venne punito dal Csm con la sanzione dell’ammonimento per aver esercitato, nel corso di un’indagine, indebite pressioni su numerose persone informate sui fatti, allo scopo di indurli a rendere dichiarazioni utili ai fini accusatori.
November 29, 2024 at 12:02 PM
Nel 1997 Casto, all’epoca pm a Sala Consilina, venne punito dal Csm con la sanzione dell’ammonimento per aver esercitato, nel corso di un’indagine, indebite pressioni su numerose persone informate sui fatti, allo scopo di indurli a rendere dichiarazioni utili ai fini accusatori.
Insomma, pur di affermare la propria tesi accusatoria a danno di specifici indagati, il pm Casto è arrivato a contorcere le imputazioni e il significato stesso delle prove raccolte. Chissà se il Consiglio superiore della magistratura deciderà di valutare la vicenda. Non si sarebbe la prima volta:
November 29, 2024 at 12:02 PM
Insomma, pur di affermare la propria tesi accusatoria a danno di specifici indagati, il pm Casto è arrivato a contorcere le imputazioni e il significato stesso delle prove raccolte. Chissà se il Consiglio superiore della magistratura deciderà di valutare la vicenda. Non si sarebbe la prima volta:
“in questo processo, non solo sono state ‘scelte’ persone da non imputare per gli stessi fatti addebitati ad altri, ma si è costruita un’accusa portando avanti, in modo ossessivo, una tesi giuridica sconfessata dai giudici amministrativi e, perfino, alterando la struttura di alcune imputazioni”.
November 29, 2024 at 12:02 PM
“in questo processo, non solo sono state ‘scelte’ persone da non imputare per gli stessi fatti addebitati ad altri, ma si è costruita un’accusa portando avanti, in modo ossessivo, una tesi giuridica sconfessata dai giudici amministrativi e, perfino, alterando la struttura di alcune imputazioni”.
Il gup ha rintracciato nell’attività di Raffaele Casto “un atteggiamento pregiudizialmente accusatorio, autoreferenziale e privo di qualunque considerazione dell’interpretazione emersa sia dai precedenti giurisprudenziali in materia che, addirittura, sulla specifica questione”.
November 29, 2024 at 12:02 PM
Il gup ha rintracciato nell’attività di Raffaele Casto “un atteggiamento pregiudizialmente accusatorio, autoreferenziale e privo di qualunque considerazione dell’interpretazione emersa sia dai precedenti giurisprudenziali in materia che, addirittura, sulla specifica questione”.
Ciò contro gli obblighi previsti dal codice di procedura penale. Così i pm hanno impedito che sia le difese sia i giudici potessero valutare elementi “in grado di minare in radice la credibilità del ‘teste-architrave’ dell’accusa”, ossia Armanna. Sul Foglio di oggi www.ilfoglio.it/giustizia/20...
Ciò contro gli obblighi previsti dal codice di procedura penale. Così i pm hanno impedito che sia le difese sia i giudici potessero valutare elementi “in grado di minare in radice la credibilità del ‘teste-architrave’ dell’accusa”, ossia Armanna. Sul Foglio di oggi www.ilfoglio.it/giustizia/20...
Per i giudici, i pm “hanno compiuto una selezione ragionata dei soli tasselli in grado di arricchire il mosaico accusatorio, con esclusione delle tessere dimostrative di segno contrario... Hanno utilizzato solo ciò che poteva giovare alla propria tesi, tralasciando chirurgicamente i dati nocivi"
November 22, 2024 at 12:53 PM
Per i giudici, i pm “hanno compiuto una selezione ragionata dei soli tasselli in grado di arricchire il mosaico accusatorio, con esclusione delle tessere dimostrative di segno contrario... Hanno utilizzato solo ciò che poteva giovare alla propria tesi, tralasciando chirurgicamente i dati nocivi"
Le accuse nei confronti di Renzi sr. (traffico di influenze), Lotti (violazione di segreto) e gli altri indagati sono invece crollate in giudizio. Tutti i dettagli sul Foglio di oggi ⬇️
Le accuse nei confronti di Renzi sr. (traffico di influenze), Lotti (violazione di segreto) e gli altri indagati sono invece crollate in giudizio. Tutti i dettagli sul Foglio di oggi ⬇️
Il colonnello Alessandro Sessa, superiore di Scafarto, è invece stato condannato a tre mesi per omissione di denuncia: pur avendo saputo dal suo sottoposto che era stato lui a fornire notizie coperte da segreto ai giornali non denunciò il fatto.
November 20, 2024 at 12:53 PM
Il colonnello Alessandro Sessa, superiore di Scafarto, è invece stato condannato a tre mesi per omissione di denuncia: pur avendo saputo dal suo sottoposto che era stato lui a fornire notizie coperte da segreto ai giornali non denunciò il fatto.
L’indagine condotta dal pm Woodcock fu infatti caratterizzata sin dal principio dalla continua pubblicazione su alcuni quotidiani (in particolare il Fatto e la Verità) di notizie coperte da segreto.
November 20, 2024 at 12:53 PM
L’indagine condotta dal pm Woodcock fu infatti caratterizzata sin dal principio dalla continua pubblicazione su alcuni quotidiani (in particolare il Fatto e la Verità) di notizie coperte da segreto.
Responsabile di questa diffusione di notizie segrete fu il maggiore dei Carabinieri Giampaolo Scafarto (condannato a un anno sei mesi), di cui è stato accertato "lo strettissimo rapporto documentato con i giornalisti Marco Lillo e Giacomo Amadori".
November 20, 2024 at 12:53 PM
Responsabile di questa diffusione di notizie segrete fu il maggiore dei Carabinieri Giampaolo Scafarto (condannato a un anno sei mesi), di cui è stato accertato "lo strettissimo rapporto documentato con i giornalisti Marco Lillo e Giacomo Amadori".
"Non si è trattato della diffusione di generiche e sommarie notizie, pure coperte dal segreto, bensì di una sistematica, gravissima pubblicazione di interi verbali autentici e integrali dichiarazioni raccolte durante l’indagine stessa e della diffusione di intercettazioni, ancora riservate".
November 20, 2024 at 12:53 PM
"Non si è trattato della diffusione di generiche e sommarie notizie, pure coperte dal segreto, bensì di una sistematica, gravissima pubblicazione di interi verbali autentici e integrali dichiarazioni raccolte durante l’indagine stessa e della diffusione di intercettazioni, ancora riservate".
Scrive il tribunale di Roma: "Il corso delle indagini sulla centrale Consip fu straordinariamente accompagnato da continue divulgazioni illecite e non consentite delle attività in corso a favore di un ampio spettro di organi di informazione…"
November 20, 2024 at 12:53 PM
Scrive il tribunale di Roma: "Il corso delle indagini sulla centrale Consip fu straordinariamente accompagnato da continue divulgazioni illecite e non consentite delle attività in corso a favore di un ampio spettro di organi di informazione…"
La giudice Zanda è nota per aver reintegrato una psicologa non in regola con l’obbligo vaccinale, sostenendo che i vaccini contro il Covid-19 “alterano il Dna” e hanno causato “migliaia di decessi”. Anni fa, inoltre, vietò l'uso del Wifi in una scuola, sostenendo che fosse pericoloso per la salute
November 19, 2024 at 1:02 PM
La giudice Zanda è nota per aver reintegrato una psicologa non in regola con l’obbligo vaccinale, sostenendo che i vaccini contro il Covid-19 “alterano il Dna” e hanno causato “migliaia di decessi”. Anni fa, inoltre, vietò l'uso del Wifi in una scuola, sostenendo che fosse pericoloso per la salute