Martedì. Ieri mattina abbiamo camminato al parco sentendo il ghiaccio dell’erba scricchiolare sotto i piedi. Oggi invece era tutto bagnato, i tettucci delle auto sporchi di neve. Ora nevica e Miky russa.
Io leggo del giovane Tom, “normale come Buster Keaton”, a Varsavia.

Sabato. Ieri c’era la nebbia, poi di notte s’è alzato il vento. Stamani è la festa dei soffiatori di foglie.
Passeggiata con il sole, dalla gastronomia sotto casa alla farmacia, ascoltando Fahrenheit.
Ora leggo.

Chiedo a Tom di comprare un po’ di attacca e stacca e album per le nipoti: fatto.
Poi s’è ricordato anche di me 🩷

La febbre notturna mi ama e lo fa con ardore in autunno.
Intanto stamani giro al parco con Miky e un paio di gradi scarsi.
Il primo lieve strato di ghiaccio sulle auto.
Il mio segugio preferito.

Stanotte abbiamo raccolto pipì canina alle 4.30. Era più mattino in divenire che notte tarda, ma è stato un interessante diversivo. Nella restante ore e mezzo di sonno da Laroxyl, ho sognato che continuavamo a trovare pozze di pipì nascoste un po’ ovunque.
È domenica, il vento non ulula più. Leggo.

Stamani alle 6 c’erano 5 gradi e avevo una bottiglia di brodo nel freezer.

A luglio mi son fatta un regalo per il mio compleanno. L’ho aperto solo ora, il perché è tema da approfondire con la mia terapeuta. Ma comunque, Francesca Woodman, i suoi libri d’artista.

La sera del dì di festa.

Con vecchio segugio che, al giorno 5 di terapia per la prostatite, si mangerebbe pure noi. Ma non zoppica e non si lecca più, è già tanto.