Per quanto mi riguarda, mi trorete sempre dalla stessa parte, in Possibile, e se vorrete fare un pezzo di strada insieme, potete iscrivervi qui: www.possibile.com/tessera.

Parlarne fin da ora in modo chiaro, senza tanti fronzoli, senza ombre (che non sono mancate neppure stavolta), dovrebbe essere il primo obiettivo di chi vuole impegnarsi a cambiare la realtà attuale.

Sono decine le urgenze che investono questo paese, da quelle legate al mondo del lavoro, al clima, dalla questione energetica, alle disuguaglianze crescenti, dalla violenza istituzionale (mascherata da decreti sicurezza), ai diritti negati.

…incontrato? Loro sono la nuova Italia e presto o tardi piegheranno questo ottuso presente, che non vuol sentire dire di essere cambiato e tiene ostinatamente lo sguardo volto all'indietro, mirando a un tempo che non c'è più e non tornerà.

Detto questo, la campagna referendaria è stata un'occasione per ridare senso all'agire politico: quanti volti di persone straniere senza cittadinanza, persone giunte da noi con un po' di speranza e altre invece nate in Italia e prive di diritti, quanti volti sorridenti ho…

Per capire cosa è successo, occorre tornare alla motivazione della Consulta e a come ci si è arrivati.

Per la prima volta ad un #referendum l' #8/9giugno 5 milioni di #fuorisede per motivi di studio, lavoro o cura che sono il 10% del corpo elettorale possono votare nel comune di domicilio,ma devono fare domanda entro #5maggio essendo #4maggio festivo. Fondamentale per il #quorum 50% #referendum2025