carceri maschili!
Ma una donna trans stuprata in carcere vale di meno di una donna cis.

Il femminismo che non porta con se la solidarietà e la sorellanza con le donne trans NON è femminismo. È figlio del patriarcato. Ne è la faccia più brutta.

automaticamente potenziali stupratrici (eh si cari maschietti alleati di queste pseudo femministe, il tema contro le donne trans siete voi: siete tutti sempre e solo un pericolo).
E invece si scopre che ad essere in pericolo, a non essere protette sono le donne trans costrette a stare nelle

alla sacralità della vita che una donna non può scegliere di toccare ma è suo dovere portare a termine.

D’altronde non vedono nemmeno che i loro stessi alleati della far-right sono gli stessi che stanno limitando l’aborto dove governano perchè la supremazia del corpo portato all’eccesso conduce anche a quello del feto e

Quella visione che sembra così avanzata (femminista!) altro non è che la speculare faccia del patriarcato che ci vuole diverse e assoggettate.

Non è una costola plasticamente ancellare, asservita alla stessa dinamica, quella di tenerci a casa a fare figli con la nostra sacralità uterina e gli uomini a procacciare cibo e governare il macro sistema?

E tutta questa distanza da chi nasce uomo, questa paura di tutti gli uomini (nati biologicamente tali) non è una forma di femminismo al pari di quel maschilismo che tanto contestiamo?

Le donne che nascono senza utero (ahimè capita) come le consideriamo? O le persone con handicap? Sono meno di noi perchè il loro corpo non è normodotato secondo i canoni delle ancelle del femminismo transescludente?

Io questa cosa non riesco a comprenderla. Mi sembra una incredibile violenza simile a quella razziale tra neri e bianchi. Come le fontane durante gli anni della segregazione americana.

Se anche fosse vero che è il corpo a farci diverse dagli uomini perché non accogliere chi vorrebbe essere come noi e per fare questo affronta transfobia, discriminazione e dolore e spesso la stessa identica violenza?

Strani tempi, tempi di buio quando guardiamo il dito e non la luna e facciamo il gioco di non vede l’ora di ridurre di nuovo le donne al silenzio, alla cura della famiglia alla procreazione. Forse il segnale più buio è proprio questa mancanza di sorellanza.

Rasa al suolo=destrutturata e ricostruita