La memoria della Shoah non serve a creare categorie di "popoli colpevoli" o "innocenti", ma a capire come interrompere razzismo e violenza. Non è un fardello esclusivo degli ebrei: riguarda tutti noi

In occasione del Giorno della memoria, riproponiamo una riflessione scritta da @brunomontesano.bsky.social per Valigia Blu

«Le torsioni selettive dello sciovinismo del welfare, dunque, più che una novità o un’eccezione rappresentano una variazione su un tema che ha caratteristiche strutturali e di lungo periodo» 3//

I tre sociologi guardano però anche alla lunga durata del nazionalismo del welfare e del controllo della mobilità tramite gli strumenti giuridici della cittadinanza e della residenza. 2/

per far sì che le maggioranze che lo governano si determinino democraticamente, attraverso un processo politico che prescinda dalla loro identità culturale'

Come ha scritto Andrea Carugati sul manifesto, si comporta come se al governo ci fosse Schlein e non i postfascisti con cui sembra avere tanto in comune lui che è "avvocato del popolo contro il potere" - dicitura a suo tempo condivisa anche da Marco Revelli.

Sembra in atto un conflitto tra liberalismi - a sua volta bipartito tra liberalismo dei diritti contro quello del mercato - e democrazie autoritarie - spesso alleate con il liberalismo del mercato -, mentre le sinistre non toccano palla. Quanto durerà?

Sempre più, dove la sinistra non riesce a rispondere al fascismo globale e locale, arrivano i giudici.