In generale, ma soprattutto quando si fa politica, bisognerebbe avere un minimo di rispetto per l’intelligenza delle persone.
Questa cosiddetta “proposta” è una delle cose meno rispettose che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni.
Pietà.

Il video di Trump su Gaza è frutto di una fantasia ributtante che fa accapponare la pelle dalla paura. Non c’è altro da dire, anche perché qualsiasi cosa si dica rischia di essere poco.

Ha detto Santanché che ce l’hanno con lei perché si veste bene, che è un po’ come dire che la gente detesta Salvini perché è intelligente.

“Yeah, I’m fine. I snapped my chin down onto some guy’s fist and hit another one in the knee with my nose”.
Woody Allen, in “Play it again, Sam”, spiega perfettamente il punto di vista di chi ritiene che la guerra sia colpa degli ucraini.

Nelle grandi praterie orientali intorno al Mare di Rhûn pascolavano le bufale bianche di Araw, dal cui latte si otteneva una mozzarella buonissima, che gli abitanti di quei territori, gli Esterling, esportavano in tutta la Terra di Mezzo al prezzo di 19,99 Tharni d'argento al chilo.

Mi pare di vedere non pochi liberisti (aggiungerei tre o quattro b, ma me ne astengo per amor di dialogo) che sembrano aver improvvisamente sviluppato una bonaria condiscendenza, e in certi casi una vera e propria passione folgorante, per i dazi e per il protezionismo.
Viviamo in un’epoca singolare.