Un Totò Riina che ce l'ha fatta. Mancano solo le bombe e, da quelle parti, ne hanno tante!

Capisco il punto, e per argomenti tecnici può funzionare meglio. Ma il problema è che non tutti hanno gli strumenti per distinguere la propaganda dai contenuti validi. E quando la narrazione sbagliata prende piede, il danno è fatto, anche se poi viene smentita.

Vero, ci sono contenuti di valore e discussioni sensate. Ma il problema è sempre chi controlla cosa emerge e cosa affonda. L’algoritmo non premia la qualità, premia l’engagement. E spesso l’engagement viene da polemiche, disinformazione e spettacolarizzazione.

Sì, utili. Finché qualcuno non ha capito che poteva usare queste piattaforme per plasmare opinioni, narrazioni, persino elezioni. Possiamo davvero parlare di “informazione” soprattutto in chiave futura? Siamo disposti a cedere questa sovranità in cambio di questo turbinio social mediatico?

La politica ridotta a puro marketing. Scegliere il candidato è ormai come scegliere un paio di scarpe: chi ottiene consenso spesso non incarna competenze o i valori che dovrebbero giustificarlo, ma piuttosto una capacità di manipolare bisogni, percezioni e paure. Si va alla pancia, non alla testa.

Andare da Trump?

Il chiodo fisso! #Salvini

trovi sempre il modo di autodeterminarsi e correggere i propri errori. Un ciclo di distruzione e rinascita, forse inevitabile, ma che potrebbe condurre un giorno verso un futuro migliore. #Musk #Trump

E il futuro, con le sue potenziali derive, mi spaventa ancora di più. Forse, in un certo senso, trovo sollievo nel sapere che, vista la mia età, non sarò qui a vedere il mondo autodistruggersi. Ma, nonostante tutto, nutro ancora una speranza: credo che l’umanità, per quanto imperfetta,

svegliarsi, lavorare, crescere figli, affrontare le difficoltà, la malattia, la vecchiaia. Ma i social hanno creato una realtà parallela, una sorta di illusione collettiva che induce molti a credere in cose inesistenti, a fidarsi di persone tutt’altro che affidabili. Questo presente mi spaventa.

Un po' come un asteroide (quello vero) che dice: "sto arrivando, scusate se non ho preavvisato"!

Quando un politico spregevole (con ogni probabilità anche una persona spregevole) si fa dettare la linea politica dal suo ego, dalla sua bulimia di sondaggi, quando non dai favori che deve restituire come utile idiota a disposizione! Ma se è lì, è purtroppo uno spaccato del Paese.