Hai lasciato fogli, appunti, sogni. Sparsi in agende, fra i libri. Sono passati quasi due anni e continui a sorprendermi e a farmi piangere all’improvviso. Mi manchi maman. Sempre terribilmente.

Un concorso letterario che non potete perdere?

www.crunched.it/news/15-ital...

Ho smontato l’albero di Natale il 19 gennaio. Oggi al bar c’erano le frappe. Le mie giornate trascorrono confusamente.

E comunque è una settimana che giro col borsone della palestra in spalla solo per fargli prendere aria. Non riesco a far diventare l’intenzione una realtà.

Inizio un libro, ne compro due. Ho bisogno di più ore libere o di imparare a leggere un libro solo sfogliandolo.

Roma è svegliarsi col sorriso e poi farsi mezz’ora di autobus ascoltando le lamentele sterili di una signora e niente, sarà per domani.

É uno di quei giorni in cui mi sveglio con il super udito e ogni rumore è insopportabile.

Capirò come si aggiungono amici, poi mollerò anche questo.

In costante ritardo, non smetto di correre, non assaporo.