Sull'attuale stato dell'Unione giova ricordare che «Nessuno perde una guerra mondiale gratis» cit. C. Galli.

"No taxation without representation".
Parole di una rivoluzione gloriosa esauritasi 51 anni fa.

«Io non dimentico mai che quando lo stesso fascismo volle battere in fondo la democrazia nel nostro paese ha distrutto gli enti locali, ha distrutto i consigli comunali, ha distrutto i consigli provinciali, ha distrutto tutte quelle istanze [...]

Flessibilità significa poter fare un certo lavoro con una discreta libertà di tempo: quando ne abbiamo voglia, o quando siamo liberi da altri impegni, o quando decidiamo di farlo insieme ad altra gente...

Questi dati dovrebbero quantomeno essere indicativi sull'utilità dell'obbligo di voto. Certamente non porterebbe grandi stravolgimenti negli assetti attuali, ma quantomeno eviterebbe quella fuga elettorale degli strati più bassi della popolazione.

«La diseguaglianza che salta all'occhio [... in Europa] è di tipo territoriale, con una domanda politica che richiede con insistenza di intervenire sui flussi delle risorse, ma soprattutto per regolarli in modo da non rallentare la marcia delle aree più ricche e dotate.

Il corpo «grezzo», disadorno, non ri-formatato né «lavorato», è un motivo di vergogna: offende lo sguardo, lascia immancabilmente molto a desiderare, e soprattutto è testimone vivente di un dovere non compiuto da parte dell'«io» [...]
Zygmunt Bauman

Pronti a combattere cosa?

Tom Gauld

Mettiamoci un testo di riferimento. L'automobile ha trainato la crescita delle maggiori economie del mondo per quasi un secolo. Questo perché dietro l'acquisto di un'automobile vi è tutto un'universo produttivo che va al di là del semplice bene-automobile.

La risposta alla domanda «sei felice?» da parte di chi vive nella società dei consumi può legittimamente essere vista come verifica ultima della sua riuscita o del suo fallimento.
Zygmunt Bauman

L'editoriale di Guido Calogero, per "Il Mondo", a commento delle polemiche sulle modalità di scolarizzazione di massa statunitensi scoppiate dopo il successo del lancio sovietico dello Sputnik nella competizione tecnologica tra superpotenze. Parole da un altro mondo, che hanno ancora molto da dirci

Lettura interessante. Un mondo in cui l'umanità è scesa negli abissi per sfuggire a una terraferma che ben presto finisce per diventare oggetto di mito. La prospettiva è quella (inizialmente) imbarbarita dell'uomo nuovo che nel nuovo diventato il reale cerca di ricostruirsi e di ritrovare sé stesso.